
21 – 22 – 23 Giugno 2013
Piazza del Grano, Asciano (Siena)
VENERDÌ 21 giugno 2013
FabulAntica
Viaggio alla sorgente infinita del canto tradizionale
Arianna Romanella – voce, chitarra e tamburelli
Jasmina Cipriani – voce, chitarra, tamburelli
Consuelo Nerea – voce, violino, bodhran
Matteo Podda – voce, chitarra, bouzuki, mandolino, organetto
Pinuccio Romanella – voce, organetto, mandolino, chitarra
FabulAntica nasce dal desiderio di attingere a quella sorgente infinita di canti della tradizione musicale dei vari paesi del mondo.
Attraverso l’ uso della polivocalità e nuovi arrangiamenti strumentali, si intrecciano storie tra voci, chitarre, bouzuki, tamburelli, violino, mandolino, organetto, bodhran, passando dal sud di pizziche, tarante e tammurriate, al nord del mondo della tradizione irlandese, toccando le sonorità balcaniche e la tradizione sefardita…
Che siano storie d’ amore, di emigrazione e dolore, di guerre ed ingiustizie, di gioia e festa..sempre il canto popolare ha resistito alla cultura dominante, portando a noi echi di vite altrimenti perdute…
SABATO 22 giugno 2013
Vincanto
Se vi assiste la memoria
Un viaggio che parte dalla toscana contadina, per raccontare una parte della nostra storia. Dai canti di lavoro, nei campi, sotto il sole che non tramonta mai, a quelli di festa, passando per ballate narrative e filastrocche per bambini. Canti dei contadini, delle mondine, dei migranti, che hanno tramandato con la voce la memoria della storia. Voci che per non morire cantavano, storie nascoste tra le righe di filastrocche e ninne nanne, parole non dette ma cantate, per ricordarsi di essere, di fronte all’alienazione della miseria, alla prepotenza del padrone, alla fatica quasi insopportabile del lavoro.
Tre musicisti capaci di confrontarsi sia con raffinate polifonie vocali sia con brani solistici, accompagnati dalla chitarra, dalla fisarmonica, dai flauti e dalle percussioni, per raccontare un passato assai vicino, ma troppo spesso dimenticato.
Ilaria Savini: voce e percussioni,
Alessandro Cei: chitarra e voce
Simone Faraoni: fisarmonica, voce, flauti dolci, percussioni
Gruppo formatosi nel 2003 con l’obiettivo di ricercare, riscoprire e riproporre la canzone popolare italiana. Ha festeggiato quest’anno i loro primi dieci anni di attività anche realizzando il loro primo cd.
Ha all’attivo più centinaia di concerti in Italia e all’estero, spettacoli originali e molte collaborazioni con gruppi o associazioni dediti alla valorizzazione del canto popolare o della storia locale. I Vincanto affiancano regolarmente all’attività concertistica quella didattica e divulgativa. Tengono laboratori rivolti ai bambini della scuola primaria, ai ragazzi delle medie superiori e agli adulti di tutte le età, collaborando con scuole e altre istituzioni formative e culturali.
DOMENICA 23 giugno 2013
Serata in collaborazione con il Circolo “Peppino MEREU”
Boghes Assortias
VARGIU SERGIO (VOCE-DESULO)
GIORGINO SANNA (CONTRA-ORUNE)
GERARDO SEDDA (VOCE E MEZZA VOCE – PAULILATINO)
TONINO FADDA ( BASSO- AUSTIS)
Dalla passione per la musica e le tradizioni della terra che ha dato loro i natali , nasce il Tenores “Boghes Assortias” , assortias perchè i componenti del gruppo sono originari di paesi diversi.
Nelle loro esibizioni non rappresentano un paese specifico della Sardegna , come normalmente accade , ma , come già detto , avendo origine diverse, hanno sviluppato un loro modo di interpretare le poesie conosciute o i canti improvvisati ispirandosi ai vari modelli barbaricini . Infatti ogni gruppo di tenores dei diversi paesi della Sardegna ha un proprio modo di interpretare sia le poesie o i canti improvvisati.
Questo genere di canti sono caratteristici della barbagia
Per imparare questo genere di canto non esiste nessun spartito , ma bisogna essere dotati naturalmente e avere tanta passione.
Di solito nelle loro esibizioni sono compresi anche i balli folkliristici suonati con l’organetto o con l’armonica e anche una serie di altri canti sardi come quelli a “tra-la-lera”tipico del Campidano e anche altri d’improvvisazione .
Anche per i balli eseguiti con l’organetto o con l’armonica non esiste uno spartito , ma è frutto dell’interpretazione di chi lo esegue , ispirandosi sempre ai vari tipi di ballo che caratterizzano le diverse zone della Sardegna.
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