31 Agosto: gran finale con i Cardellini del Fontanino

Il Coro dei Cardellini del Fontanino, riordinato nel 1951 ad opera di alcuni cittadini amanti del colore locale e delle tradizioni, è formato normalmente da dieci elementi che indossano una uniforme di panno marrone e sono, o meglio erano, di estrazione “boscaioli”.
Di ritorno dalle loro fatiche quotidiane, lungo i sentieri silenziosi del Monte Amiata, erano soliti intonare canzoni, stornelli, rispetti e strambotti che abili poeti estemporanei in ottava rima amavano comporre.
Questi canti trovavano poi il loro culmine ritmico, accompagnati dal “bei”, in gergo detto “tirulese”, bassi, falsetti, seconde e terze voci nei bar e nelle osterie di Castel del Piano, ridente paese alle pendici del Monte Amiata, dove li e solo li esiste quel tipico canto a cappella detto canto del “bei”, canto che, per il noto critico Giorgio Nataletti sarebbe vecchio di circa mille anni.
Il coro a suo tempo, proprio per la sua tipicità, prese parte a diverse trasmissioni televisive come “Campanile sera” con Silvio Gigli, “Arrivi e partenze” con Mike Bongiorno, spettacoli radiofonici con Paolo Cavallina e numerose rassegne nazionali.
Dagli anni 80 in poi il coro è cresciuto nella sua struttura vocale e si è fatto conoscere oltre che in numerose trasmissioni televisive, anche in gran parte d’Italia; il loro canto inoltre ha varcato i confini nazionali con spettacoli in Austria, Svizzera, Croazia e 0Francia dove, a Parigi, al teatro Dell’Alliance, in occasione della manifestazione “La cultura della Toscana”, venne inciso anche un disco.
Nel 2003 il coro ha festeggiato il suo cinquantesimo anniversario e in quell’occasione ha inciso un CD e stampato un libro dal titolo “Un volo lungo cinquant’anni”.

REPERTORIO
Si presume che le canzoni del repertorio dei Cardellini del Fontanino siano state scritte tra la seconda parte del 1800 e la prima metà del 1900 da cantori e poeti estemporanei del luogo e sono tutte mirate a prendere in giro le persone importanti del paese come il parroco, il farmacista e il padrone della fattoria, ma principalmente le donna; parlano d’amore, di matrimonio e dei fatti della vita quotidiana. Con la fine della prima guerra mondiale il ritorno dei soldati portò canzoni nuove come “la pinottula” e altre legate a quel periodo come la ”la Giulia” e le romanze, canzoni che i Cardellini del Fontanino hanno fatto proprie arrangiandole al loro modo di cantare.

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Raccolta fondi per Ricording Altraterra

 

La forza della musica popolare sta nella sua interpretazione estemporanea: per questo, per la prima volta, durante l’edizione del 2014, cercheremo di registrare in diretta le tre serate che compongono il Festival. Tutto questo avrà come obiettivo la realizzazione di un cd live che resterà a disposizione dei gruppi partecipanti e che sarà poi venduto per sostenere Altraterra 2015.

Aiutateci nella realizzazione di questo CD sostenendoci con una donazione su Eppela

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