Ritorna AltraTerra

Carissimi,
anche quest’anno è arrivato il momento dei preparativi in vista di Altraterra
Siamo giunti alla quinta edizione del nostro Festival di Musica Popolare e sembra davvero impossibile ripensando a quanta strada è stata fatta dal 2011.

Tanti i gruppi musicali che hanno suonato ad Asciano e tante le persone che sono state protagoniste della festa, ballando, cenando in piazza o aiutandoci a servire ai tavoli…
Niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza la vostra collaborazione e il vostro sostegno!

altraterra

Ci piace pensare che questo Festival sia un po’ parte di tutti voi, con la sua semplicità e la sua bellezza e che insieme possiamo godere del gusto di far divertire e divertirci.

Negli anni l’impegno è cresciuto, così come le difficoltà, ma il lavoro fin qui fatto ha dato i suoi frutti e ci ha regalato grandi soddisfazioni!
La ricerca dei gruppi musicali, l’organizzazione e la promozione sono già iniziate e, nonostante le forze limitate, cerchiamo di lavorare al meglio per raggiungere gli obiettivi e far diventare Piazza del Grano e tutta Asciano, per tre giorni, un punto di riferimento per tutta la provincia senese.

Senza di voi avremmo fatto ben poco.
Siamo qui anche quest’anno a chiedere la vostra collaborazione per realizzare un bellissimo anniversario e festeggiare con tutti voi i primi 5 anni di Altraterra.
 
Come potete aiutarci? Ovviamente venendo numerosi in Piazza del Grano il 21, 22 e 23 agosto a godervi il Festival!
Ma, se volete provare l’emozione di vivere da protagonisti  Altraterra, potrete entrare a far parte del gruppo di lavoro!
 
Contattaci! Dalla cucina al servizio ai tavoli, dall’allestimento alla comunicazione e promozione dell’evento il tuo supporto può fare la differenza!

Ci vediamo in piazza.

 

Nicola Patti

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31 Agosto: gran finale con i Cardellini del Fontanino

Il Coro dei Cardellini del Fontanino, riordinato nel 1951 ad opera di alcuni cittadini amanti del colore locale e delle tradizioni, è formato normalmente da dieci elementi che indossano una uniforme di panno marrone e sono, o meglio erano, di estrazione “boscaioli”.
Di ritorno dalle loro fatiche quotidiane, lungo i sentieri silenziosi del Monte Amiata, erano soliti intonare canzoni, stornelli, rispetti e strambotti che abili poeti estemporanei in ottava rima amavano comporre.
Questi canti trovavano poi il loro culmine ritmico, accompagnati dal “bei”, in gergo detto “tirulese”, bassi, falsetti, seconde e terze voci nei bar e nelle osterie di Castel del Piano, ridente paese alle pendici del Monte Amiata, dove li e solo li esiste quel tipico canto a cappella detto canto del “bei”, canto che, per il noto critico Giorgio Nataletti sarebbe vecchio di circa mille anni.
Il coro a suo tempo, proprio per la sua tipicità, prese parte a diverse trasmissioni televisive come “Campanile sera” con Silvio Gigli, “Arrivi e partenze” con Mike Bongiorno, spettacoli radiofonici con Paolo Cavallina e numerose rassegne nazionali.
Dagli anni 80 in poi il coro è cresciuto nella sua struttura vocale e si è fatto conoscere oltre che in numerose trasmissioni televisive, anche in gran parte d’Italia; il loro canto inoltre ha varcato i confini nazionali con spettacoli in Austria, Svizzera, Croazia e 0Francia dove, a Parigi, al teatro Dell’Alliance, in occasione della manifestazione “La cultura della Toscana”, venne inciso anche un disco.
Nel 2003 il coro ha festeggiato il suo cinquantesimo anniversario e in quell’occasione ha inciso un CD e stampato un libro dal titolo “Un volo lungo cinquant’anni”.

REPERTORIO
Si presume che le canzoni del repertorio dei Cardellini del Fontanino siano state scritte tra la seconda parte del 1800 e la prima metà del 1900 da cantori e poeti estemporanei del luogo e sono tutte mirate a prendere in giro le persone importanti del paese come il parroco, il farmacista e il padrone della fattoria, ma principalmente le donna; parlano d’amore, di matrimonio e dei fatti della vita quotidiana. Con la fine della prima guerra mondiale il ritorno dei soldati portò canzoni nuove come “la pinottula” e altre legate a quel periodo come la ”la Giulia” e le romanze, canzoni che i Cardellini del Fontanino hanno fatto proprie arrangiandole al loro modo di cantare.